Palinuro: la guida completa e aggiornata

Guida Palinuro, tutto ciò che devi sapere: storia, territorio, quando andare, come muoversi e arrivare, cosa mangiare, cosa visitare e cosa fare.

Tra le principali mete turistiche del Cilento, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Palinuro è una rinomata località balneare del Cilentano meridionale. La sua costa, rimasta intatta, regala ai turisti meravigliose spiagge, contraddistinte da sabbia bianca e divise da spuntoni rocciosi, suggestive insenature, baie e grotte marine.

Dov’è Palinuro: geografia, storia e territorio
Palinuro è la frazione più importante del comune di Centola, in provincia di Salerno, in Campania. Nel Cilento meridionale, fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e si estende sulla piccola penisola dell’omonimo promontorio, roccioso e inciso da grotte marine, Capo Palinuro. La località balneare è rinomata per la sua bellezza paesaggistica tra mare cristallino e una miriade di grotte emerse, visitabili in barca, ma anche sottomarine, raggiungibili solo in immersione. A ridosso di verdi colline di ulivi che la proteggono, scorrono i fiumi Lambro e Mingardo.

Di Palinuro e della sua bellezza ne parla anche Virgilio nell’Eneide. Palinuro personifica, infatti, il nocchiero del viaggiatore che muore annegato in acqua dopo essere stato addormentato dal Dio del sonno. Le origini dell’abitato sono molto antiche e risalgono all’epoca della dominazione greca della costa campana. Quello che è certo è che la località di Palinuro appartenne al Principe di Centola e Marchese di Pisciotta Pappacoda fino al XVIII secolo, poi divenne proprietà dei Rinaldi. In seguito, per via delle incursioni saracene ed il declino della vicina Molpa, si assistette ad un incremento sia urbano che abitativo di Palinuro, in concomitanza con l’occupazione normanna.

Come si vive a Palinuro: clima, qualità della vita e consigli utili
A Palinuro il clima è mediterraneo, le estati sono calde e gli inverni piuttosto miti anche se con un alto tasso di piovosità. La bassa stagione, a giugno o settembre è il periodo più indicato per andare a Palinuro. C’è ancora poca gente, i servizi non mancano e si può godere del mare e delle spiagge in perfetta tranquillità. Luglio e agosto sono, invece, i periodi più affollati e caotici.

L’economia di Palinuro è legata pressocché al turismo balneare, fonte di reddito estivo grazie alla bellezza del mare ed alla grandiosità delle coste e delle grotte marine. Molto sviluppato anche il commercio data l’intensità del movimento turistico.

A tavola il gusto non manca con i diversi piatti tipici, molti dei quali a base di pesce ma anche di terra molto saporiti in cui sono molto presenti legumi, formaggi e salumi come caciocavallo, cacioricotta, pancetta e salsiccia. Uno dei “cavalli di battaglia” della località assolutamente da assaggiare sono gli spaghetti con le alici e pan grattato: un piatto molto semplice ma gustoso. Molte le locande e le pizzerie situate al centro della città dove fermarsi ma gli amanti del pesce possono fare sosta nei ristoranti situati sulle spiagge e sul lungomare.

In estate, la notte il centro di Palinuro, tra la Piazzetta e le strade principali, si trasforma in un’area pedonale ricca di locali, discoteche e discopub dove divertirsi fino alle prime luci dell’alba. Molte le discoteche presenti anche lungo le spiagge e addirittura qualcuna di queste è incastonata in qualche grotta.

Nel centro cittadino si può alloggiare con sistemazioni diverse a seconda le proprie tasche. Al ridosso della collina di uliveti, leggermente un po’ più lontani dal mare, ci sono anche diverse dimore storiche e agriturismi che offrono soluzioni molto confortevoli.

 

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